Direttiva 2018/844/UE : edifici sempre più green e smart,
Entrerà in vigore il prossimo 9 luglio 2018 la direttiva 2018/844/UE che prevede lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile, competitivo, sicuro e decarbonizzato, al quale tutti gli Stati membri dovranno adattarsi recependo tale direttiva entro marzo 2020, con l’ambizioso traguardo di efficentare gli Edifici pubblici e privati, rendendoli smart e ad energia quasi zero entro il 2050
La direttiva 2018/844/UE, pubblicata sulla Gazzetta europea il 30 maggio 2018, va ad aggiornare la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Nella strategia di ristrutturazione a lungo termine ogni Stato membro dovrà fissare una tabella di marcia con misure e indicatori di progresso misurabili, stabiliti a livello nazionale in vista dell’obiettivo di lungo termine per il 2050, al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nell’Unione Europea dell’80-95 % rispetto al 1990.
Il preciso obbiettivo della direttiva 2018/844/UE è di garantire un parco immobiliare nazionale ad alta efficienza energetica e decarbonizzato, finalizzato a facilitare la trasformazione efficace in termini di costi degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero.
Per raggiungere l’ambizioso traguardo finale ogni stato membro dovrà stilare una vera e propria “tabella di marcia” che include tappe indicative per il 2030, il 2040 e il 2050, evidenziando il modo in cui esse contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica dell’Unione conformemente alla direttiva 2012/27/UE.
Ogni stato membro dovrà stabilire delle politiche ed azioni volte a stimolare la ristrutturazioni degli edifici profonde ed efficaci in termini di costi, comprese le ristrutturazioni profonde ottenibili per fasi successive ed a sostenere misure in favore delle ristrutturazioni mirate ed efficaci in termini di costi, ad esempio attraverso l’introduzione di un sistema facoltativo di “passaporto” di ristrutturazione degli edifici.
Per questa volta l’Italia è al passo con i tempi visto che già da qualche anno ogni compravendita immobiliare nel nostro paese, costringe il venditore a far redigere ad un tecnico abilitato la certificazione “APE” (Attestato Prestazione Energetica), la quale da quest’anno deve essere trasmessa anche all’ENEA con il preciso scopo di controllo ed archiviazione dei dati.
Un altro aspetto molto importante da non sottovalutare, vista la crescente diffusione di veicoli elettrici ed ibridi, è che per gli edifici residenziali di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazione importante con più di 10 posti auto o nel caso le misure di ristrutturazione riguardino il parcheggio o le infrastrutture elettriche dell’edificio; si dovrà provvedere alla predisposizione per ogni posto auto presente nell’edificio di appositi cablaggi per i punti di ricarica dei veicoli elettrici.
Certamente, entro il 1° gennaio 2025, tutti gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno fissare i requisiti necessari per l’installazione di un numero minimo di punti di ricarica per tutti gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto.
Un’altra cosa prevista dalla direttiva 2018/844/UE, alla quale gli Stati membri dovranno adeguarsi è l’ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento adottando le misure necessarie per stabilire ispezioni periodiche delle parti accessibili degli impianti di riscaldamento e condizionamento con una potenza nominale utile superiore a 70 kW.