Superbonus 110% ricostruzione post sisma centro Italia 2016 e 2017
Superbonus 110% ricostruzione post sisma centro Italia 2016 e 2017
Pubblicata dall’Agenzia delle Entrate una utile guida per gli interventi di ricostruzione post sisma del 2016 e 2017 combinato al Superbonus 110%.
L’Agenzia delle Entrate ed il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, hanno messo a punto e pubblicato una guida
La Guida dell’Agenzia delle Entrate, con una prefazione del Direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, e del Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, “Ricostruzione post sisma Italia centrale e superbonus 110% “
risponde a diverse esigenze:
– coordinare gli strumenti del Superbonus e del contributo, rendendo più efficace l’utilizzo delle
cospicue risorse pubbliche stanziate per questi obiettivi;
– semplificare l’attività dei professionisti e delle imprese;
– massimizzare i benefici per i cittadini, considerato che il Superbonus spetta ai proprietari degli
immobili danneggiati dal sisma per la parte di spesa che non è coperta dal contributo pubblico, a
volte insufficiente;
– ricostruire abitazioni più sicure ed efficienti dal punto di vista ambientale
– snellire le procedure di fatturazione e rendicontazione degli interventi;
– semplificare le possibilità di accesso alle detrazioni fiscali, ammesse anche nel caso di lavori già avviati
Il sisma 2016-2017 ha reso inagibili circa 80 mila edifici: le domande presentate per la richiesta di contributo sono state 20 mila, quelle approvate 9 mila, (per il 50% delle domande
approvate i cantieri sono già chiusi mentre sono ancora aperti il restante 50%).
La platea dei possibili beneficiari, è dunque molto elevata.
La combinazione del contributo con il Superbonus rappresenta una grande opportunità per accelerare la ricostruzione post sisma nel Centro Italia e per migliorare ulteriormente la sicurezza sismica e l’efficienza energetica di decine di migliaia di edifici che devono ancora essere ricostruiti, tenendo conto anche dell’orizzonte temporale di vigenza delle detrazioni, per ora fissato al 30 giugno 2022.
Il progetto di ricostruzione finanziato dal contributo dello Stato e che si avvale del Superbonus può essere presentato come un unico progetto, corredato da un unico computo metrico.
In questo caso la detrazione fiscale può essere riconosciuta anche sulle spese complementari e non necessariamente per quelle relative agli interventi cosiddetti “trainanti” e “trainati”, previsti nella disciplina generale sul Superbonus, purché gli stessi siano realizzati con il contributo di ricostruzione.
Come chiarito da un parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il Superbonus è accessibile anche nel caso in cui i lavori siano già in corso d’opera.
In tal caso, le asseverazioni necessarie, normalmente richieste prima dell’avvio dei lavori, devono essere presentate tempestivamente in sede di variante progettuale o come documentazione integrativa nel corso dei lavori.
La Guida, infine, mette l’accento sul Superbonus rafforzato, che può essere utilizzato in alternativa al contributo pubblico di ricostruzione, sia nel cratere 2016 che in quello dell’Aquila 2009.
Nel caso in cui i proprietari rinuncino al contributo, i tetti della spesa ammissibile alle detrazioni Superbonus aumentano del 50%.
A titolo di esempio, il tetto di spesa per gli interventi di rafforzamento antisismico passano da 96 a 144 mila euro, quello per gli impianti termici “trainanti” da 30 a 45 mila euro, quello per gli infissi “trainati” da 60 a 90 mila euro per ciascuna unità immobiliare.