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ANAIP | Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti

Riscaldamento – Accensione impianti 2021/2022

Riscaldamento – Accensione Impianti 2021/2022

Accensione impianti di riscaldamento 2021/2022

Fa ancora caldo, ma ormai è prossima l’accensione degli impianti di riscaldamento ed è per questo che vogliamo ricordare alcune buone pratiche da eseguire, prima dell’accensione.

A seconda delle zone geografiche, tra poco tempo si riproporrà la necessità dimettere in funzione l’impianto di riscaldamento.

La messa in esercizio dell’impianto necessita di una serie di accorgimenti e porta con sé un insieme di problematiche e responsabilità

Sappiamo bene che per il condominio il responsabile dell’impianto viene individuato nell’amministratore di condominio il quale potrà delegare il compito dell’esercizio e della manutenzione di questo bene comune a un terzo responsabile che ne assicuri il corretto funzionamento.

Periodicamente l’impianto dovrà essere sottoposto revisione.
La periodicità per effettuare la revisione varia a seconda della tipologia d’impianto come riportato del D.P.R. n. 74/2013, e delle istruzioni dell’impianto

Alcune operazioni che vengono svolte dal responsabile della manutenzione degli impianti termici condominiali:
Provvedere alla pulizia del generatore e del sistema di evacuazione fumi, quindi mettere a riposo il/i generatore/i.
Eseguire la lettura del contalitri sul carico impianto, del contatore gas, e dell’eventuale contatore di energia elettrica, oltre ai contatori di misurazione dell’energia termica dove presenti.
Sincerarsi che non venga tolta l’alimentazione elettrica a tutte le apparecchiature elettroniche e che venga messo in assetto di “riposo” l’impianto di riscaldamento tramite le apparecchiature di regolazione comando e controllo installate. In taluni casi bisogna anche chiudere dei circuiti.
Chiudere la valvola di adduzione del gas metano.
Sincerarsi che il locale tecnico non corra il rischio di allagamento in caso di forti eventi atmosferici estivi.

Operazioni e controlli che dovranno essere effettuati all’ccensione dell’impianto:

– Controllare la lettura del contalitri per verificare che non ci siano stati rabbocchi anomali.
– Controllare la lettura del contatore del gas.
– Chiudere accuratamente le ispezioni del generatore e controllare i serraggi delle bullonerie.
– Attivare e provare l’avviamento delle pompe di circolazione.
– Controllare lo scarico delle condense dei dispositivi presenti.
– Controllare la pulizia dei filtri.
– Controllare la durezza dell’acqua tecnica ed il relativo Ph.
– Controllare l’efficienza del sistema di trattamento acqua.
– Aprire il gas e controllare la tenuta del sistema.
– Effettuare una prova di accensione.
– Programmare gli orari
– Annotare la data di accensione impianto

L’esito delle verifiche effettuate e tutta la documentazione inerente le stesse dovrà essere allegata al libretto d’impianto.

Il controllo sulla correttezza delle verifiche spetta agli enti locali (comuni o province) anche con l’ausilio di organismi esterni aventi specifica competenza tecnica.

Periodo di accensione dell’impianto di riscaldamento condominiale

Il periodo di accensione dell’impianto termico non è uguale su tutto il territorio nazionale.

La particolare conformazione geografica del nostro Paese ha suggerito al legislatore di calibrare tale periodo e la durata giornaliera dell’accensione in relazione alle varie aree geografiche, che sono denominate zone climatiche di appartenenza
Legge 10/91 del 9 gennaio 1991 10/91 e d.p.r. 412/93). e il D.P.R. 412/93 del 26 agosto 1993.

Sono sei le zone climatiche a cui far riferimento per il periodo di accensione e spegnimento nonché le ore massime giornaliere.

Zona climatica A
Dal 1 dicembre al 15 marzo, per 6 ore giornaliere
Comuni di Lampedusa e Linosa; Porto Empedocle

Zona climatica B
Dal 1 dicembre al 31 marzo, per 8 ore giornaliere
Province di Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa; Trapani

Zona climatica C
Dal 15 novembre al 31 marzo, per 10 ore giornaliere
province di Imperia; Latina; Bari; Benevento; Brindisi; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari; Taranto.

Zona climatica D
Dal 1 novembre al 15 aprile, per 12 ore giornaliere
province di Genova; La Spezia; Savona; Forlì; Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo; Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia.

Zona climatica E
Dal 15 ottobre al 15 aprile per 14 ore giornaliere
province di Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli; Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza; Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti; Campobasso; Enna; L’Aquila e Potenza

Zona climatica F
Non ci sono limitazioni di tempo né orario (province di Cuneo, Belluno e Trento).

I primi ad accendere, fatta eccezione della zona climatica F che non ha limiti né di tempo né di orario, sono le province rientranti della zona climatica E che partono il 15 ottobre.

Si ricorda che è l’assemblea che decide sull’orario e modalità di accensione dell’impianto nel rispetto dei limiti della zona climatica di riferimento.

La raccolta di firme, non sostituisce mai la delibera assembleare, nemmeno per l’accensione dell’impianto di riscaldamento.

In casi particolari saranno i singoli comuni ad anticipare od allungare il periodo di accensione indicando anche le ore massime di accensione.

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