Giudice di Pace anche in ambito condominiale
“Lo schema di decreto legislativo attuativo della legge delega 57/2016, desta non poche perplessità, specie nella parte in cui, esorbitando dai confini della delega legislativa, intende devolvere alla competenza del Giudice di Pace (ora Magistrati Onorari) l’intera materia contenziosa in ambito condominiale.
In vero l’obiettivo del legislatore delegato pare andare al di là della delega che prevedeva l’attribuzione al Giudice di Pace della competenza per i procedimenti di volontaria giurisdizione, con esclusione dei procedimenti contenziosi. Inoltre, sempre la legge delega aveva chiarito che il Giudice di Pace avrebbe potuto estendere le proprie competenze, con il limite della cause connotate da minore complessità quanto ad attività istruttoria e decisoria.
La ratio ispiratrice della delega era, dunque, evidente: estendere le competenze del Giudice di Pace anche in ambito condominiale, ma con le limitazioni attinenti alla materia ed alla tipologia di procedimento.
Lo schema di decreto, in ultima analisi, presenta profili di dubbia costituzionalità, esorbitando dai confini dello schema dettato dalla legge delega, con il rischio paradossale di dilatare i tempi della giustizia e di tradire la certezza del diritto.
Sotto il primo profilo, si presume che gli Uffici del Giudice di Pace non siano idonei ad assorbire tutto il contenzioso in materia condominiale, anche considerando l’ulteriore aumento delle controversie che il legislatore delegato ha ad essi devoluto, sottraendole al Tribunale.
Sotto il secondo profilo, data la particolare complessità della materia condominiale, che coinvolge numerose problematiche tecnico/giuridiche, si ritine che la materia dovrebbe rimanere riservata al giudice togato, l’unico ad avere l’esperienza e la specializzazione indefettibile per offrire al cittadino le migliori risposte in termini di celerità e certezza nella risoluzione delle controversie”.
Avv. Daniele De Bonis