SCADENZE FISCALI, DICEMBRE IMPEGNATIVO PER I CONTRIBUENTI ED I PROFESSIONISTI
Ancora pochi giorni ed i contribuenti e gli studi professionali si troveranno coinvolti in un vero e proprio ingorgo di scadenze fiscali.
A seguito di una serie di provvedimenti di proroga sono stati spostati al 30 novembre 2019 – giorno poi slittato al 2 dicembre cadendo di sabato – i termini per dichiarazioni fiscali, liquidazioni periodiche Iva, versamenti del secondo acconto per le imposte dirette e pagamenti di rottamazione.
Infatti il prossimo 2 dicembre sarà l’ultimo giorno utile per:
· l’invio delle dichiarazioni fiscali;
· l’invio delle liquidazioni periodiche del terzo trimestre;
· versamento del secondo acconto delle imposte;
· il pagamento delle rate di rottamazione e del “saldo e stralcio”;
· le partite IVA soggette a regime forfettario pagheranno il secondo acconto dell’imposta sostitutiva;
· I professionisti iscritti alla gestione separata devono versare un acconto pari al 50% dei contributi alla cassa previdenziale.
Dichiarazioni fiscali
Il Decreto Crescita (Dl n. 34/2019) ha posticipato il termine per l’invio dei modelli di dichiarazione fiscali dal 30 settembre al 30 novembre, unicamente per i soggetti con anno d’imposta coincidente con quello solare. Si tratta del Modello Redditi PF, del Modello Redditi SP e SC e del Modello Irap, che dovranno essere inviati entro il 2 dicembre 2019. Dopo tale data sarà possibile ancora l’invio tardivo, ma pagando le relative sanzioni.
Secondo acconto delle imposte
Con le modifiche apportate dal Decreto fiscale (Dl n. 124/2019), lunedì 2 dicembre si dovrà effettuare anche il pagamento del secondo acconto delle imposte dirette (Irpef, Ires ed Irap).
Pace fiscale, in scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio
La naturale scadenza dei termini per aderire alla “pace fiscale” era fissata al 30 novembre, ma cadendo di sabato anch’essa slitta al primo giorno lavorativo successivo: lunedì 2 dicembre 2019.
Si ricorda che da quest’anno è previsto, però, un periodo in più di cinque giorni di lieve ritardo nei versamenti concessi dalla norma che si sommano al 2 dicembre: la scadenza diventa quindi il 7 dicembre 2019, che cadendo di sabato viene rinviata al 9 dicembre 2019. Questo è il termine finale entro il quale si deve versare: la seconda rata della rottamazione ter; la prima di saldo e stralcio; la prima rata (se saltata) del terzo atto della definizione agevolata rientrando in bonis.
Il 16 dicembre, che slitta al 18, cadendo di sabato oltre agli adempimenti mensili per i sostituti d’imposta (pagamento r.a contributi ai dipendenti etc.) come di consueto, arriva anche la scadenza delle tasse sulla casa.
I proprietari di seconde case, di case di lusso, di immobili commerciali, di terreni, negozi ed aree edificabili sono tenuti a pagare l’Imu, oltre alla Tasi.
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