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ANAIP | Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti

REGISTRO DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO: L’ANAIP CHIEDE AL SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA ON. JACOPO MORRONE DI CONFRONTARSI SOLO CON SOGGETTI QUALIFICATI E RAPPRESENTATIVI DELLA CATEGORIA.

REGISTRO DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO: L’ANAIP CHIEDE AL SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA ON. JACOPO MORRONE DI CONFRONTARSI SOLO CON SOGGETTI QUALIFICATI E RAPPRESENTATIVI DELLA CATEGORIA.

In questi ultimi mesi si è discusso molto se istituire un registro degli amministratori di condominio presso il Ministero della Giustizia ed, a tal riguardo, sono emerse molte proposte incoerenti presentate da soggetti scarsamente rappresentativi della categoria che ad oggi avanzano richieste non idonee a risolvere le problematiche esistenti nel settore.
Prima di affrontare il problema del “registro degli amministratori di condominio” bisogna fare una premessa ed analizzare l’attuale situazione del mercato dei liberi professionisti non regolamentati.
La legge 220/12 ha introdotto numerosi adempimenti per l’amministratore di condominio fra i quali l’obbligo di formazione ed aggiornamento professionale.
L’ANAIP è stata la prima associazione di categoria a livello nazionale che sin dal 1992 ha promosso ed istituito corsi di formazione ed aggiornamento per amministratori di condominio in Italia e per questo motivo, dopo quasi ventisette anni d’impegno in prima linea nel settore, pare titolata ad illustrare quali siano le criticità nel percorso evolutivo della professione di amministratore condominiale.
La nuova normativa, oltre ad aumentare gli adempimenti a carico degli amministratori, ha visto un amplificarsi dei costi di gestione per quei soggetti che svolgono l’attività in modo professionale (rispettando tutti gli obblighi di legge) ma, di contro, in un mercato dove vige la legge del prezzo più basso a discapito della qualità, proprio i professionisti più virtuosi sono stati penalizzati a vantaggio di soggetti improvvisati.
A tal proposito si è creata una vera “selezione naturale” degli amministratori di condominio, dove chi non osserva tutte le norme va avanti e chi svolge l’attività in modo professionale soffre e, molto spesso, soccombe.
È per questo motivo che non si ritiene utile un registro degli amministratori di condominio con le forme ed i requisiti proposti di recente.
A parere dello scrivente, quale unico referente dell’ANAIP, e sulla base di quanto è emerso in una riunione con le principali associazioni di categoria, il registro degli amministratori, così come pensato da alcuni soggetti non rappresentativi, non funziona e rischia di creare ancora più danni in un mercato già in crisi che stenta a ripartire. La storia dovrebbe insegnare che la burocrazia e le tasse non creano professionalità ne tantomeno fanno ripartire i mercati.
Nei prossimi mesi le principali associazioni che rappresentano realmente la categoria degli amministratori si riuniranno per determinare quali siano i provvedimenti da proporre congiuntamente alle Istituzioni.
Sono certo che le Istituzioni e le altre associazioni di categoria valuteranno positivamente le nostre proposte nell’interesse della categoria, delle imprese del settore e di tutta l’utenza condominiale.
Presidente Nazionale ANAIP
Giovanni De Pasquale

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