News dal disegno della legge di bilancio 2017
Quali le novità previste nel testo del disegno di legge attualmente all’esame della Commissione Bilancio di Montecitorio in attesa dell’approvazione definitiva?
In sintesi, e per quanto qui ci interessa, possiamo raggrupparle in misure destinate ad ampliare o a confermare i bonus già esistenti, ed in misure destinate a sgravi fiscali e contributivi.
Per quanto riguarda i bonus per la casa verrebbe riconfermato quello per le ristrutturazioni (50% di detraibilità); anche l’ecobonus sarebbe riconfermato, ed anzi, oltre ad essere previsto per i condomini un innalzamento della percentuale di detraibilità variabile a seconda degli interventi (70% per la realizzazione di un “cappotto termico” e 75% se il miglioramento della prestazione energetica venisse comprovato con certificazione), addirittura sarebbe previsto un prolungamento dell’orizzonte temporale sino al 2021.
Anche per il c.d. “sisma-bonus” sarebbe previsto un orizzonte temporale di cinque anni, con percentuale di detrazione che partirebbe dal 50% fino ad arrivare, per i condomini, all’85% nell’ipotesi in cui gli interventi migliorativi facessero scalare, nelle zone sismiche 1 e 2 ad alta pericolosità , due classi di rischio (75% per una sola classe di rischio) sulla base dell’istituenda classificazione antisismica, delle cui linee guida si attende l’emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture. In ogni caso il limite di spesa sarebbe di euro 96.000,00 annui per unità immobiliare, detraibili sia per la prima che per la seconda casa.
Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, le novità sarebbero rappresentate da un taglio dell’IRES (imposta sul reddito delle società) che ridurrebbe l’aliquota dall’attuale 27,5% al 24%, equiparandola così all’aliquota dell’IRI (imposta sul reddito imprenditoriale per aziende e professionisti) di nuova istituzione, pari anch’essa al 24%, ma solo per la parte di proventi reinvestiti in azienda.
In ultimo, per quanto concerne gli sgravi contributivi, l’art. 24 del disegno della legge di bilancio ridurrebbe dal 1° gennaio 2017 l’aliquota contributiva degli autonomi titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata dell’INPS e che non risultino iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria dall’attuale 27,72% (27% di aliquota base + 0,72% di aliquota aggiuntiva) al 25%, lasciandoci in attesa di conoscere le eventuali variazioni dell’entità percentuale dell’aliquota aggiuntiva da sommare all’aliquota base.